Sul MANIFESTO di oggi, 23/05/2010, ci sono due articoli dei quali citiano solo i titoli, con un nostro breve commento. E' domenica e non vogliamo rubare troppo tempo ai nostri lettori.
Il primo titolo è "Nel paese dei Cedri si teme una nuova offensiva israeliana", che riflette l'articolo di Michele Giorgio, ovviamente va letto al contrario, se fosse scritto su di un giornale che informa. Infatti è Israele che teme un attacco da parte di Hezbollah.
Saluta nazista degli Hezbollah
Il secondo titolo è "L'Iran minimalista di Fariba Vafi", nel quale Marina Forti espone tutto lo humour macabro di cui è capace. Secondo lei, intervistando una scrittrice iraniana, le donne di quello sfortunato Paese stanno benissimo, sono libere e hanno un grande successo. Anche qui la verità è il contrario.
L'uccisione di Neda nelle strade di Teheran. Dov'era Fariba Vafi ?
Peccato non ci sia "l'Oscar della menzogna": il quotidiano comunista non se lo lascerebbe certo sfuggire.
Sull'UNITA' invece Robert Fisk scopre l'orrore dei gulag arabi e li descrive in un articolo nel quale giustifica la straordinaria scoperta premettendo una breve descrizione degli errori di Guantanamo. Che l'UNITA' riprende nel titolo che così attenua i contenuti del pezzo: "Guantanamo e le altre. Due storie dai gulag arabi". Infatti Fisk attacca il suo pezzo con una critica a tutte il sistema giudiziario occidentale, quasi a voler in parte giustificare ciò che avviene nel mondo arabo.
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