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sabato 13 febbraio 2010

Gli errori di Barak Obama nel rapporto coi musulmani

Gli errori di Barak Obama nel rapporto coi musulmani

Gli arabi liberali: le aperture di Obama verso l'Iran e gli estremisti, sono considerate dei segnali di debolezza.E anche una severa autocritica del mondo arabo.

Da Memri.org del 29/9/2009
Il giornalista del sito web liberale Elaph, 'Aziz Al-Haj, ha scritto: “La politica usata dall’amministrazione Bush dopo l’11 Settembre è stata oggetto di una campagna di denigrazione, nella quale Obama ed il suo partito hanno avuto un ruolo significativo. Questa campagna viene ancora portata avanti con frenetica energia… Abbiamo più volte messo in guardia circa il pericolo di porgere la mano ai nemici in nome delle aperture e del dialogo, mentre non vengono presi in conto i regimi e le vittime di questi personaggi - regimi con i quali Obama sembra volere venire a patti ad ogni costo. Quelli che appoggiano il l’estremismo, il terrorismo e le tensioni internazionali, interpretano come debolezza la politica di Obama che cerca di riavvicinarsi [ai suoi nemici] invece di agitargli in faccia il manganello.

Il tribunale internazionale per l’assassinio dell’[ex-primo ministro libanese Rafiq] Al-Hariri [è stata sacrificata] sull’altare delle aperture americane verso la Siria. Oggi, vediamo che [il figlio di Rafiq Hariri, Sa’d] Hariri non può formare un governo, anche se la sua coalizione ha vinto le elezioni. È un’esagerazione dare qualche responsabilità [per tutto questo] all’amministrazione americana, che sta porgendo la mano alla Siria ed all’Iran.

“[Similmente] il processo al [presidente Sudanese Omar] Bashir si è dissolto [nell’aria]! Gli USA lo hanno sostituito con l’apertura di tutti i canali verso Al-Bashir, mentre questi negava la guerra di annientamento in Darfur. “In nome della solidarietà con la Siria, gli USA non hanno detto una sola parola di solidarietà nei confronti delle vittime delle sanguinose esplosioni Mercoledì [19 Agosto 2009] a Bagdad e mantiene un atteggiamento di passiva neutralità fra l’Iraq, la vittima, e la Siria, l’aggressore.

“L’Iran ha completamente interpretato a suo modo l’inconsistente politica di Obama verso di lui. È diventato più arrogante ed afferma che il dossier sul nucleare è un affare chiuso e che non deve essere più discusso. Continua ad importare armi di ultima generazione dalla Corea del Nord e dalla Russia.

“I talebani sono tornati in Afghanistan, in un solo colpo, ed Al-Qaeda ha esteso le sue attività in Pakistan, Afghanistan, Iraq, Somalia e Yemen… "La Guerra contro il terrorismo richiede risposte immediate e decise - vale a dire dare la caccia agli estremisti ed ai terroristi e non mostrare alcuna tolleranza verso di loro, senza soccombere alla propensione a comportarsi come angeli e senza diventare vittime di avvocati che approfittano delle scappatoie della legge per farne beneficiare i criminali…

“Avremmo dovuto imparare qualche buona lezione dagli attacchi dell’11 Settembre: per primissima cosa che quella con il terrorismo islamico è diventata una guerra a tutto campo, onnipresente contro i valori della libertà e della democrazia e contro la vita umana e che lo slogan ‘guerra contro il terrore’ non è sbagliato - no, è il solo slogan corretto per definire il modo fare la guerra dei terroristi, mentre anni di disponibilità nel nome dell’apertura verso i regimi che diffondono ed appoggiano il terrorismo - particolarmente l’Iran - li hanno solo incoraggiati a portare avanti la strategia della tensione, interferenza negli affari regionali ed il diffondersi del nucleare.

“Obama ha rivolto il suo famoso messaggio al mondo mussulmano - ma quale ‘mondo’ e quali persone aveva in mente? Il mondo islamico è una combinazione di cittadini di massa e personaggi appartenenti al mondo politico, culturale, religioso ed etnico. Non è monolitico. A chi stava parlando Obama? "Cosa vuole dire Obama con la sua campagna contro i paesi occidentali che vogliono limitare l’uso dell’hijab? Cosa intende significare quando nomina come suo consigliere una donna che porta l’hijab? [Cosa intende significare] quando rende omaggio ad una donna che porta l’hijab… per essersi rifiutata di toglierlo in tribunale?

"Questi gesti miravano a guadagnarsi le simpatie dei mussulmani estremisti, mentre non presta attenzione ad individui e correnti di pensiero mussulmani ma laici… "Nonostante tutte le prove, e nonostante Al-Qaeda abbia, anche vantandosene, riconosciuto le sue responsabilità per i suoi atti, larghi settori delle élite e del pubblico in genere dubitano ancora che Al-Qaeda stia dietro [agli attacchi dell’11 Settembre] che vengono considerati ‘una cospirazione USA e sionista’ per infiltrarsi nel mondo islamico.

“Ma le teorie cospiratorie sono ancora influenti… quelli che si rifiutano di riconoscere le responsabilità di Al-Qaeda [per gli attacchi] si aggrappano a questa opinione - perché, qualora l’abbandonassero dovrebbero ammettere che gli USA hanno ragione ad accusare di terrorismo ed estremismo i piani di studio e la propaganda religiosa [nei paesi arabi].

“Nel negare la responsabilità di Al-Qaeda [per l’11 Settembre] stanno in effetti negando le proprie responsabilità per i piani di studio e la propaganda religiosa che sono pieni di incitamento all’odio.”
Il Dr. Al-Nabulsi, un liberale giordano che vive negli Stati Uniti, afferma che gli arabi credono nelle false storie che esaltano i talebani, in particolare: a) che i talebani e gli ‘arabi afgani’ [cioè quegli arabi che si sono uniti al jihad globale in Afghanistan] abbiano realizzato di più dei precedenti regimi afgani, e che abbiano introdotto con successo la vera Sharia islamica in tutta la sua purezza - cosa mai vista dall’epoca dei Califfi; b) che i talebani e gli ‘arabi afgani’ rappresentino il più puro fra i regimi islamici ed arabi di oggi; e c) che possono sconfiggere ogni impero che gli faccia guerra così come sono riusciti a sconfiggere l’impero britannico e quello sovietico.

“Le persone che si sono riversate per le strade con vergognosi e sfrontati atti di giubilo nella notte dell’11 Settembre sono i veri rappresentanti della mentalità araba dominante di oggi - anche se abbiamo spesso cercato di negarlo… Gli americani avevano ragione a chiedere ‘C’è mai stato del giubilo quando venivano uccisi dei cittadini palestinesi o arabi? Certamente no!’ Gli americani hanno affermato: ‘Gli arabi hanno diritto a criticare la nostra politica ma il loro brutto godimento non ce la farà abbandonare…’

[…] Il giornalista arabo 'Abdallah Al-Matiri ha scritto: “Ogni anno, le nazioni offrono scuse per i loro passati errori. Ogni anno, il popolo americano si scusa con i giapponesi per il crimine di avere lanciato una bomba atomica su Hiroshima. I giapponesi, da parte loro, si scusano ogni anno per i crimini commessi nei paesi dell’Est asiatico.

“Questi esempi mostrano che l’omicidio e la distruzione sono di solito accompagnati da un sentimento di vergogna - e perciò gli arabi sono un’eccezione a questa regola dal momento che invariabilmente si rifiutano di scusarsi o di ammettere i propri errori. “Questo comportamento malato, confuso e contorto è il prodotto di una cultura che non giudica sulla basa di ‘giusto contro sbagliato,’ ma sulla base di ‘me contro l’altro’ - cioè io condanno solo ciò che mi danneggia e tutti gli altri possono andare al diavolo.

“Alcuni affermano che, sebbene gli attacchi dell’11 Settembre siano stati perpetrati da mussulmani, i mussulmani [nel loro insieme] non ne siano responsabili; non si possono attribuire delle colpe collettive. Molti usano questo argomento. Tuttavia mi chiedo: attraverso la storia passata e moderna, la nazione [araba e mussulmana] ha presentato, per lo meno una volta, delle scuse? L’Iraq si è mai scusato con il Kuwait? L’Egitto si è mai scusato con lo Yemen? I mussulmani si sono mai scusati per i crimini commessi all’epoca dell’Impero Mussulmano? Niente del genere è mai successo…

“La sola posizione coraggiosa possibile è quella che spinge un uomo a condannare ogni crimine contro l’umanità, a prescindere dai motivi. È la sola posizione corretta possibile perché obbliga l’uomo ad accettare le proprie responsabilità e condannare ogni attacco contro un essere umano ovunque ed in qualsiasi epoca… Questa posizione sembra irrealistica ed impraticabile nella presente situazione corrotta che si sta deteriorando ogni giorno di più generando culture deboli e travagliate - ma la lezione che si deve trarre da tutto questo è che soluzione reale alla nostra crisi è l’autocritica, che deve essere necessariamente dolorosa.”

1 commento:

  1. Benvenuto nella blogosfera! Il mio blog si trova qui: http://sarahrocks-lullaby.blogspot.com.

    P.S. Sono Padovese Francesca (siamo amici su Facebook!)

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