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lunedì 22 febbraio 2010

ISRAELE, UN LABORATORIO PER I GIOVANI di Antonio Gabriele Fucilone

Israele è uno Stato moderno e democratico e ciò è noto a tutti. Vorrei , però,focalizzare l'attenzione su un aspetto molto importante di questo Paese.
Israele sta facendo una politica unversitaria molto interessante e che sarebbe da prendere come esempio.
Com'è noto, in Israele vi è un'università molto seria e qualificata e che fa sa dare molta attrattiva ai giovani israeliani e non.
L'università israeliana riesce a fare della buona ricerca scientifica e non solo.
Infatti, è molto buona anche nelle materie umanistiche ed anche negli studi religiosi.
Israele, infatti, è la terra in cui affondano le radici stesse della nostra tradizione giudaico-cristiana.
Cosa può esserci di meglio della terra su cui Isaia, gli altri profeti e Gesù compirono i loro passi e de discendenti di quel popolo che diede loro i natali?
Israele ha saputo mostrarsi la nazione che è, una nazione capace di fare cose molto importanti e capace di portare un grosso patrimonio a tutta l'umanità.
Pensiamo al dotto ebreo sefardita Maimonide (1130-1204) o ai medici dei Gonzaga (signori di Mantova) che furono ebrei e che fecero sfoggio una tecnica avanzata che aveva come base le conoscenze scientifiche provenienti dal mondo egizio, da quello arabo-persiano e da quello greco. Gli ebrei portarono molto a discipline come la chimica (in cui io stesso sono diplomato), alla matematica e alla materie umanistiche.
Tutto questo fu il frutto della stessa "esperienza ebraica" che seppe prendere il meglio dagli altri popoli e riproporlo a questi con grande cura, facendo dell'insegnamento una vera e propria arte.
Anche l'università israeliana risente di tutto ciò e per questo è oggi di altissimo livello.
Questa "esperienza ebraica" mette i giovani al primo posto. Merita attenzione.
Forse, anche noi dovremmo prendere d'esempio questo modo di fare e mettere al centro i giovani e le loro capacità.
Noi, qui in Italia, abbiamo tanti giovani bravi che andrebbero valorizzati. Se si prendesse d'esempio il "modello israeliano" ciò potrebbe avvenire. Ad esempio, così facendo si migliorerebbero la ricerca scientifica e la conoscenza delle scienze politiche.
Avremmo così dei ricercatori in grado di lavorare bene e dei giovani poltici più capaci. Si migliorerebbero altri settori, come quello agroalimentare, settore in cui lo Stato ebraico è all'avanguardia.
Anche per questo, l'amicizia con Israele va consolidata.
Cordiali saluti.

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