“Basta bugie, quel farmaco è una intollerabile tortura”. A dirlo al quotidiano Il Giornale, non è un medico qualunque, ma il presidente dell’Associazione mondiale di medicina riproduttiva, cioè il ginecologo Severino Antinori.
«Basta con questa ipocrisia. Basta con le informazioni false. Smettiamola di dire che la pillola Ru486 aumenta la libertà della donna. Aumenta soltanto la sua libertà a farsi del male. L’intervento tradizionale, in sala chirurgica, è infinitamente più sicuro, oltre che più veloce».
L’esimio professore si scaglia contro Umberto Veronesi, autore di un articolo nei giorni scorsi su Repubblica: «Grandissimo oncologo, ci mancherebbe. Ma io questa materia la pratico e la studio da quarant’anni. E le ripeto che gli effetti della pillola sono devastanti per la donna e raccapriccianti per quel che succede al feto».
Conclude: “lancio un messaggio. Lo lancio ai miei colleghi, che so in tanti a pensarla come me. Lo lancio ai governatori del Piemonte e del Veneto che hanno fatto bene a sollevare un problema che è di corretta informazione e che riguarda il futuro del Paese, dato che nasceranno tanti italiani in meno”.
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