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mercoledì 16 febbraio 2011

Adozioni, la Cassazione corregge la stampa ma la bufala laicista continua

Adozioni, la Cassazione corregge la stampa ma la bufala laicista continua

La Cassazione fa marcia indietro sulle adozioni ai single: «Nessuna sollecitazione sui legislatori». Potremmo dire che rettifica, oppure corregge, oppure contraddice quei laicisti affannati dentro le agenzie di stampa che non desiderano altro che travisare delle notizie per coltivare la loro ideologia (come abbiamo dimostrato ad esempio in Ultimissima 25/11/10)http://www.uccronline.it/2010/11/25/smascherato-un-tentativo-laicista-di-screditare-la-chiesa-ecco-come-funziona/. Si, perché la notizia che la Corte di Cassazione abbia aperto platealmente ai single sembra sempre più una bufala giornalistica. Infatti tutto è nato per un caso in cui una donna italiana ha chiesto l’adozione di una bambina russa. E la Cassazione ha respinto la richiesta sostenendo che l’adozione dei minori, italiani o stranieri, non può esser riconosciuta alle persone singole. Ha quindi rigettato in gran parte l’istanza. Forse, come ricostruisce Avvenirehttp://www.avvenire.it/Commenti/editoriale+anzani+adozioni+single+cassazione_201102160749266400000.htm, qualcuno ha voluto esasperare un’uscita un pò maldestra della Cassazione, che nell’ultima frase della sentenza dice che la Convenzione di Strasburgo del 1967 lascia al legislatore nazionale la facoltà di ampliare l’adozione legittimante, se volesse ammettervi i singoli. Qualcuno ha così colto l’occasione per accendere il falò di una rivoluzione. Oggi però la Cassazione è intervenuta nuovamente, sottolineando che il senso della frase non corrisponde a come certa stampa lo ha interpretato: «non c’è stato alcun invito al legislatore da parte della Corte di Cassazione in materia di adozione».
Alcuni quotidiani però, con La Stampa e La Repubblica in testa, continuano ad intervistare dolcissime donne e uomini single e a propagandare lo slogan: “meglio un single che lasciarli in istituto”, o il denominato “principio del male minore”. Il tutto condito con tanto sentimentalismo e giustificato dal famigerato atto d’amore, che ricorda molto la motivazione per far passare l’eutanasia di stato. Ad esempio, viene intervistata sull’argomento il ministro Prestigiacomohttp://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=251&ID_articolo=79&ID_sezione=554&sezione=, e anche lei ribadisce: «È chiaro che è meglio che un bambino stia con un solo genitore piuttosto che in un Istituto, ma il problema non è da porre in questi termini. In Italia ci sono molte più coppie disposte ad adottare rispetto ai bambini adottabili. La vera priorità non è quindi l’adozione dei single ma sono i criteri che rendono adottabile un bambino che nel nostro paese sono ancora troppo rigidi. Quando si parla di adozioni bisogna ragionare sempre di cosa è meglio per il bambino ed è indiscutibile che per chi ha già subito il trauma dell’abbandono la soluzione migliore sia una famiglia composta da un padre e una madre». E ancora: «E’ meglio per un bambino essere collocato presso una famiglia. I single che vogliono adottare hanno ottime intenzioni, sia che lo facciano per soddisfare un bisogno di maternità o paternità, sia che lo facciano per fare del bene. Ma per il bambino è meglio essere accolto in una famiglia completa». Insiste: «La legge vigente è giusta per quel che riguarda i single perché l’adozione in casi speciali è già contemplata quando il rapporto affettivo con l’adottante è stabile e duraturo e precedente alla perdita dei genitori». La posizione della Prestigiacomo è quindi chiara e condivisibile: è meglio un single che un orfanatrofio. Ma in Italia le coppie sposate che vogliono adottare sono tante e tutte in attesa. Quindi la “presunta” apertura è inutile e sbagliata anche perché la legge comunque lo permette già. Ma sapete come viene intitolato l’articolo? Così: «Il ministro Prestigiacomo: “Meglio un solo genitore che in istituto”». Cioè, come incanalare l’opinione pubblica e sperare che qualcuno si fermi a leggere solo i titoli. Questa è l’ideologia laicista.
Sulla vicenda tornano comunque anche oggi gli esperti (oltre a quelli di ieri raccolti in Ultimissima 15/2/11)http://www.uccronline.it/2011/02/15/adozioni-la-cassazione-apre-ai-single-ma-gli-esperti-rifiutano/:
Il presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti dichiara: «in casi eccezionali già oggi la legge consente l’adozione da parte di single, ma sottolinea che questi casi devono restare, appunto, delle eccezioni e non diventare un improprio grimaldello per reclamare un allargamento delle maglie della legislazione». Al primo posto c’è il diritto del bambino «ad avere un padre e una madre che si curino di lui» e non, invece, il «desiderio degli aspiranti genitori».
L’editorialista de Il Giornale, Marcello Veneziani, scrive un ottimo commentohttp://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/XI8/XI8KM.pdf: «Meglio un genitore adottivo che l’orfanotrofio. Meglio un figlio adottivo chela solitudine. Meglio favorire la nascita di legami affettivi, di mutua solidarietà. Sono d`accordo con le adozioni estese ai single. A condizione che si ribadisca una elementare scala di priorità: precedenza alla famiglia, che offre più garanzie di solidità, poi le coppie di fatto, infine i single. Nessuna discriminazione, ma una scala d’amore nell’interesse primario del bambino. Invece, se leggete i commenti dei moralisti a corrente alternata, vi accorgete che la sottile patina d’amore ricopre uno strato profondo di odio: contro la famiglia tradizionale, innanzitutto, poi contro la Chiesa, il governo e il Parlamento; e in favore, ma guarda un pò, dei magistrati. L’argomento da loro adottato è una buona ragione per respingere le adozioni ai single. Eccolo: ma chi lo dice che una famiglia vera sia meglio di un singolo, siamo sicuri che una coppia sia meglio di uno solo? Signori, sappiamo bene che l’umanità è varia, ci sono famiglie infernali, coppie da schifo o sull’orlo di separarsi. Ma sappiamo che secondo natura e cultura, secondo vita, storia e tradizione, le creature nascono e crescono in famiglia e hanno bisogno di un padre e una madre. E’ quello il loro alveo, su quell’elementare habitat siamo nati e cresciuti, su quelle basi si fonda la civiltà. Poi, certo, le famiglie possono essere pessime o sfasciate, come i single possono essere pessimi o torvi. Ma la legge, e la logica, parte dalla norma e poi si confronta con ciò che la smentisce. Invece no, si vuol capovolgere il diritto, la vita, la logica, partendo a rovescio. Ecco la perfidia e l’odio che si fanno scudo del bambino. Un bel colpo alla famiglia tradizionale, alla Chiesa, alla religione, al governo in carica. E ancora una volta, i giudici che non applicano la legge ma la inventano, si sostituiscono al potere legislativo».
Anche l’Associazione matrimonialisti italiani è contraria all’apertura ai single, per due ordini di motivi, spiega il presidente Gian Ettore Gassani: «Occorrerebbe modificare la Costituzione e cambiare i connotati del concetto di famiglia».
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sostiene che sia in atto una «pericolosa deriva licista». Lo stesso ministro esclude una nuova legge a proposito di adozioni e ribadisce che «già dalla prossima settimana ci sarà occasione per un segnale forte da parte del Parlamento per confermare il valore della vita»..
Anche il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, critica i giudici che «non devono compiere indebite ingerenze nel campo legislativo che spetta al Parlamento». Ancora: «Il legislatore non deve porre le premesse per la creazione di nuovi legami affettivi che non corrispondano all’interesse del bambino, che ha diritto a un padre e a una madre».

Russia: dopo 20 anni dalla fine dell’ateismo, il governo è sempre più cristiano

Russia: dopo 20 anni dalla fine dell’ateismo, il governo è sempre più cristiano

La grande promessa del premier russo, Vladimir Putin è stata mantenuta: una legge, approvata dalla Duma con il solo “no” dei comunisti ha riconsegnato alla Chiesa Ortodossa l’immenso patrimonio sequestrato con violenza e senza scrupoli da regime ateo-sovietico. Una speciale commissione sta già cominciando a occuparsi della restituzione di altri beni: 1600 chiese ed edifici vari sparsi per il Paese e un tesoro ancora tutto da inventariare di oggetti sacri e icone custoditi nei più prestigiosi musei di Mosca e San Pietroburgo. Una vittoria storica per la Chiesa russa -riporta La Repubblicahttp://www.scribd.com/doc/45713593/La-Santa-Alleanza-tra-Putin-ed-il-Patriarca- uscita dalla clandestinità appena vent’anni fa quando la decisione di Gorbaciov di restituire ai cittadini libertà di pensiero e di culto fece il giro del mondo e diede un’ulteriore segnale della fine imminente dell’Urss. In un paese dominato per più di settant’anni da un fallimentare laicismo di Stato, dal divieto di credere in Dio, si assiste lentamente alla ri-conversione del popolo, del governo e dei suoi uomini più rappresentativi. Anzi, una vera e propria alleanza con la Chiesa Ortodossa, Nel 1922, nel pieno della carestia e della rivolta dei kulaki, l’ateissimo Lenin ordinò di «espropriare i beni della Chiesa con la più brutale e selvaggia energia», monasteri, pii istituti e varie proprietà ecclesiastiche furono distrutti o riconvertiti. Stalin, feroce ateo, rinchiuse e perseguitò ogni uomo di fede religiosa. Oggi invece si dice che Putin ostenti sempre più una fede che per anni deve aver evidentemente tenuta segreta, facendosi sorprendere da troupe televisive beninformate, mentre prega in solitudine in una chiesetta di campagna. Senza contare la sintonia di pensiero con il patriarca Kirill. E’ stato il suo intervento ha far bocciare l’anno scorso l’abolizione della parola “Dio” nella versione post sovietica dell’Inno nazionale (com’è stata bocciata negli Stati Uniti, d’altraparte). Sempre il premier si è battuto per il ritorno dell’ora di religione nelle scuole elementari. Per chi ha vissuto con l’ateismo militante, cioè il tentativo disperato di creare una società senza Dio, sa bene a quale profondità di male quest’ideologia può far arrivare. Così anche la Russia, come la Cina, entrambe segnata dall’esplosione dell’ateismo, si stanno riscoprono lentamente sempre più desiderose del cristianesimo.

La verità su Pio XII e il Nazismo

Esattamente 71 anni fa, il 2 marzo 1939, veniva eletto papa Pio XII.

E' tutt'ora al centro di numerose polemiche per quanto riguarda i cosiddetti "silenzi" sulla tragedia della Shoah, sulle sue presunte tendenze antisemitiche e sui suoi fantomatici rapporti col Nazismo.

Smentirò questi tre punti, anche se basterebbe leggersi gli "Actes et documents du Sainte Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale"http://en.wikipedia.org/wiki/Actes_et_documents_du_Saint_Si%C3%A8ge_relatifs_%C3%A0_la_Seconde_Guerre_Mondiale, distribuiti in 12 volumi frutto di una ricerca nell'Archivio Segreto Vaticano durata 17 anni, voluta da Paolo VI e condotta dall'equipe di quattro storici gesuiti Pierre Blet, Robert Grahamhttp://en.wikipedia.org/wiki/Robert_A._Graham, Angelo Martini e Burkhart Schneider, nella quale si ristabilisce, con la prova dei documenti ufficiali, la verità sul pontificato di Pio XII durante la seconda guerra mondiale.



  • Pio XII fu prudente pubblicamente per non provocare effetti peggiori e salvaguardare l'operato della resistenza cattolica anti-nazista.
Già nel giugno 1943, prima dell’invasione tedesca di Roma e della razzia nel ghetto, Pio XII disse pubblicamente:
"Ogni parola da Noi pronunciata doveva essere attentamente vagliata, per non provocare - pur senza volerlo - mali peggiori agli stessi perseguitati".
(Tornielli, Pio XII, una firma contro le leggende nere, Tracce)

Ho scelto una tra le tante tesimonianze schiaccianti, la quale dimostra come fu proprio la resistenza cattolica tedesca a chiedere a Pio XII di non intervenire pubblicamente in modo diretto.
Lo racconta uno dei rappresentati della resistenza, l'avvocato bavarese Franz Josef Müller (1898-1979), esponente del cattolicesimo politico tedesco durante la Repubblica di Weimar e dopo la seconda guerra mondiale, membro del movimento di resistenza cattolica denominato La rosa biancahttp://dallaragioneallafede.blogspot.com/2010/02/i-cattolici-e-la-resistenza-nazista.html.

Müller era una pedina molto importante poiché faceva parte dei servizi segreti tedeschi, l'Abwehrhttp://it.wikipedia.org/wiki/Abwehr sotto la guida dell'ammiraglio Canaris, che divenne uno dei centri occulti dell'opposizione anti-hitleriana. Sono noti i suoi numerosi contatti con il Vaticano tra il 1939 e il 1940: veniva inviato a Roma con delle scuse, e in realtà incontrava dei prelati (alcuni tedeschi) collegati direttamente a Pio XII.
In questo bellissimo articolohttp://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=7362 potete trovare tutta la documentazione dei fitti rapporti fra la resistenza cattolica anti-nazista e il Vaticano.

Fu Muller ad informare il Pontefice dei progetti e dei piani dell'opposizione tedesca anti-hitleriana, con l'obiettivo di costituire una Germania democratica. Chiese anche che il Papa facesse da garante con il governo inglese, ruolo che Pio XII, con notevolissimi rischi, accettò di svolgere per mezzo dell'ambasciatore inglese presso la Santa Sede, D'Arcy Osborne.
Fu un "fatto assolutamente sbalorditivo nella storia del papato", come ha scritto Renato Morohttp://www.uniroma3.it/page.php?page=prorettoremoro, Prorettore dell'Università degli Studi Roma 3 ed esperto di Storia contemporanea (gli avvicendamenti bellici e l'arresto nel 1943 di Muller fecero naufragare il progetto)

Il 2 giugno 1945, un mese dopo la liberazione degli americani, Müller si recò in Vaticano. Pio XII affrontò per la prima volta in pubblico il problema dei rapporti fra la Chiesa e il nazismo, nonostante le critiche alla sua politica non andassero oltre qualche mormorio diplomatico e, invece, era generalmente riconosciuto e lodato il ruolo umanitario svolto dal Vaticano durante la guerra:

Parte del discorso dice: "Voi vedete ciò che lascia dietro di sé una concezione e un'attività dello Stato, che non tiene in nessun conto i sentimenti più sacri dell'umanità, che calpesta gli inviolabili principi della fede cristiana. Il mondo intero, stupito, contempla oggi la rovina che ne è derivata"
(Se la storiografia ignora le testimonianze, L'osservatore Romano 6/02/10)http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/2010/030q04a1.html

Ecco il documento schiacciante:
Alle critiche diffuse verso il "silenzio" pubblico del Papa durante il regime nazista, Müller rispose a lungo, rievocando le precise richieste che proprio la resistenza tedesca di orientamento aristocratico-militare (che fu poi quella che avrebbe organizzato l'attentato del 20 luglio 1944) aveva fatto ripetutamente al Pontefice:

"Il dottor Müller - scriveva Tittmann -ha detto che durante la guerra la sua organizzazione anti nazista in Germania aveva sempre molto insistito che il Papa si trattenesse dal fare qualsiasi dichiarazione pubblica specificamente diretta come condanna contro i nazisti, e aveva raccomandato che le osservazioni del Papa si mantenessero entro i limiti delle sole considerazioni generali. Il dottor Müller ha detto di essere stato obbligato a dare questo consiglio, poiché se il Papa fosse stato specifico, i tedeschi lo avrebbero accusato di cedere alle pressioni di potenze straniere e ciò avrebbe reso ancor più sospetti di quanto non fossero i cattolici tedeschi e avrebbe grandemente ristretto la loro libertà d'azione nella loro opera di resistenza al nazismo. Il dottor Müller ha detto che la politica della resistenza cattolica in Germania era che il Papa dovesse tenersi in disparte, mentre la gerarchia tedesca portava avanti la lotta contro il nazismo all'interno della Germania, senza che influenze esterne si manifestassero. Il dottor Müller ha detto che il Papa ha seguito questo consiglio per tutta la durata della guerra. Egli immagina che il Papa abbia deciso di scendere ora in campo aperto contro i nazisti poiché le implicazioni delle sue denunce sono attualmente assai importanti e sembrano al Papa soverchiare altre considerazioni".
(Questo eccezionale documento (n.242) è pubblicato anche nella raccolta 1939-1952 curata da Ennio Di Nolfohttp://www.polistampa.com/asp/sa.asp?id=549, professore emerito di Storia delle Relazioni Internazionali, del 1978 e dedicata a Vaticano e Stati Uniti)


  • Pio XII non era antisemita ma organizzò addirittura una rete clandestina in aiuto agli ebrei.
Un'altra testimonianza è stata scoperta, vagliata e riconosciuta vera dalla Pave the Way Foundationhttp://en.wikipedia.org/wiki/Pave_the_Way_Foundation nata da Gary Krupp, un ebreo di New York.
Essa dimostra come sull'antisemitismo di Pio XII sia stata costruita una vera e propria leggenda nera.

Ne parla don Giancarlo Centioni, che dal 1940 al 1945 ha lavorato come cappellano militare nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a Roma e che fece parte di una rete clandestina creata da Pio XII in persona per salvare gli ebrei dalle persecuzioni naziste:
"Consegnavamo passaporti e soldi alle famiglie ebree perché potessero fuggire. Sia i documenti che i soldi venivano direttamente dalla Segretaria di Stato di Sua Santità, per nome e conto di Pio XII.
(Don Centioni, Così salvavo gli ebrei con Pio XIIhttp://www.tracce.it/default.asp?id=344&id_n=13931&pagina=1, Tracce 14/1/10)

Come dimostra una ricerca di Grazia Loparcohttp://www.nostreradici.it/casereligiose-persecuzionenazista.htm, lo sforzo della Chiesa fu enorme: solo in Italia, in più di 100 città e in 102 paesi, 500 case religiose maschili e femminili hanno nascosto degli ebrei.
"Uno sforzo così non si spiega senza una tacita benedizione di Pio XII, anche perché molti ebrei sono stati nascosti in istituti di clausura e solo un ordine speciale del Papa poteva permettere di violarla".
(Don Centioni, Così salvavo gli ebrei con Pio XII, Tracce 14/1/10)

Grazie al suo ruolo, don Centioni, ha potuto salvare molte vite:
"I miei colleghi sacerdoti tedeschi mi hanno invitato a partecipare alla rete clandestina. Siccome ero cappellano fascista, mi era più facile aiutare gli ebrei".
(Don Centioni, Così salvavo gli ebrei con Pio XII, Tracce 14/1/10)

Padre Pierre Blet, storico gesuita che lavorò 17 anni negli Archivio segreto Vaticano, sostenne inoltre:
"Negli archivi trovammo una miniera di documenti, lettere di Pacelli ai vescovi tedeschi. Quella scoperta ci permise di conoscere l’azione diplomatica segreta di Pacelli nel salvataggio di molti ebrei, ma anche la sua prudenza per evitare le persecuzioni ai fedeli cattolici.
(Intervista a padre Belt, Avvenire, 12 Novembre 2009)

Ricordiamo poi, come documenta Pierre Blet, che "nei Paesi occupati indirettamente dai nazisti, come la Slovacchia e l’Ungheria, fu grazie all’intervento diretto del Papa che si riuscì a fermare la deportazione di molti ebrei. Pio XII interveniva solitamente dove la sua azione poteva dare dei frutti reali. Inoltre padre Leiber, l'ultimo segretario particolare di Pio XII, mi ha confermato che il Pontefice aveva utilizzato la sua fortuna personale proprio per soccorrere gli ebrei perseguitati dal nazismo".
(Intervista a padre Belthttp://www.avvenire.it/Cultura/Pio+XII+e+Hitler+lettere+fantasma_200911120816473030000.htm, Avvenire, 12 Novembre 2009)


  • Non esistono carteggi tra il Pio XII e Adolf Hitler.
Questa falsa notizia è apparsa qualche anno fa su Le Monde.
Padre Blet risponde:"Se non abbiamo pubblicato la corrispondenza tra Pio XII e Hitler è perché essa non esiste. Inoltre se quella corrispondenza fosse esistita, le lettere del Papa sarebbero conservate negli archivi tedeschi e ve ne sarebbe traccia in quelli del Ministero degli Esteri del Reich e viceversa le lettere di Hitler sarebbero finite in Vaticano".
(Intervista a padre Belt, Avvenire, 12 Novembre 2009)



Conclusione
Ho dimostrato con alcune preziose testimonianze e documentazioni il perché dei "silenzi" di Pio XII rispetto al regime nazista, il suo aiuto concreto agli ebrei e l'inesistenza del carteggio con Hitler. L'odio ateo-anticattolico vuole sostenere che Pio XII in realtà appoggiasse ardentemente il potere di Hitler e lo sterminio di migliaia di uomini, ebrei e anche religiosi cattolici?
A loro l'onere della prova.

Concludo con una frase dell'ex rabbino capo di Roma, Eugenio Zollihttp://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Zolli, che si convertì al cattolicesimo nel 1945. La sua conversione è una delle prove schiaccianti di come gli stessi ebrei fossero riconoscenti e stimassero Pio XII e la Chiesa Cattolica.
"Ciò che il Vaticano ha fatto resterà indelebilmente ed eternamente scolpito nei nostri cuori... hanno fatto cose che resteranno per sempre un titolo di onore per il cattolicesimo"
(Zolli, Prima dell'alba, autobiografia autorizzatahttp://www.libreriadelsanto.it/libri/9788821550621/prima-dellalba-autobiografia-autorizzata.html, San Paolo 2004, EAN)

Colonialismo Americano

Colonialismo Americano

Non solo si nega che il Cristianesimo, grazie all'insegnamento di Gesù, abbia spazzato via la schiavitù dalla storia umana (vedi qui)http://dallaragioneallafede.blogspot.com/2009/11/il-cristianesimo-aboli-per-sempre-la.html, ma si è scatenata una vera e propria leggenda nera e un revisionismo storico senza precedenti sugli stermini e le conversioni forzate promosse dalla Chiesa sui poveri Indios colonizzati.

Uomini che si dicevano cristiani effettivamente schiavizzarono gli Indios, ma lo fecero andando contro la morale cristiana e le stesse autorità ecclesiastiche di allora.

Dimostriamo come stanno le cose, non con altre interpretazioni personali di ciò che avvenne all'inzio della seconda metà del 1500, ma basandoci direttamente sulla bolla di Papa Paolo III che scomunicò pubblicamente gli schiavisti.

Dopo la scoperta dell’America, si pose nuovamente il problema della schiavitù, problema cancellato dalla storia grazie all’avvento del cristianesimo (vedi qui).http://it.wikipedia.org/wiki/Veritas_Ipsa

Il 2 giugno 1537 papa Paolo III emana la memorabile Bolla “Sublimis Deus” (o anche “Veritatis Ipsa”), con la quale spazza via tutti gli appetiti schiavistici sulle popolazioni del Nuovo Mondo, proclamando che "Indios veros nomine esse".(vedi qui)

Infatti per giustificare la loro schiavitù e razziare i loro beni, si adduceva l’idea che fossero selvaggi, non veri esseri umani e si portava come prova il fatto che non avevano la fede cristiana.

Il papa risponde definendo i portatori di questi potenti interessi addirittura “manutengoli di Satana, desiderosi di soddisfare la loro avidità, e costringere gli Indios occidentali e meridionali e altri popoli, che ci sono venuti a conoscenza in questi ultimi tempi, a servirli come fossero animali bruti, sotto il pretesto che non hanno la fede. Con l’autorità apostolica e attraverso questo documento stabiliamo e dichiariamo che i predetti Indios, e tutti gli altri popoli che in futuro verranno scoperti dai cristiani, anche se non sono cristiani, non si possono privare della libertà e del dominio della loro proprietà, e che è lecito ad essi godere della loro libertà e dei loro beni e acquisirne, né che si debbono ridurre in schiavitù. Se qualche cosa sarà fatta in contrario dichiariamo nulla e invalida alla detta fede in Cristo".
(Papa Paolo II, Sublimis Deus, 1537)

Nonostante il divieto di ridurre gli indigeni in schiavitù sia stato ripetuto da Gregorio XIV (Cum Sicuti, 1591), da Urbano VIII (Commissum Nobis, 1639), da Benedetto XIV (Immensa Pastorum, 1741) e da Gregorio XVI (In Supremo, 1839), nel corso dei secoli purtroppo le turpitudini si continueranno a perpetrare e anche alcuni uomini di Chiesa assumeranno (distaccandosi da essa) atteggiamenti e posizioni opposti a questo pronunciamento solenne del magistero, tuttavia questo sarà fatto in contrapposizione all’insegnamento del Vangelo e dell’autorità ecclesiale.

Conclusione:
Anche questa volta, perciò, non sono fondate le accuse alla Chiesa, ma semmai vanno giudicati quegli uomini (Nietzsche in primis), che hanno sostenuto la schiavitù (vedi qui: Nietzsche e schiavitù) e quei cristiani che, staccandosi dall'insegnamento della Chiesa, hanno tradito l'annuncio cristiano

Crimini dell'ateismo in Romania

Crimini dell'ateismo in Romania

Persecuzioni del comunismo ateo al cristianesimo
Non si può scindere l'ideologia comunista con l'ideologia atea.

Non si può non rilevare che i più grandi dittatori e usurpatori della storia furono tutti atei e anti-cristiani: Stalin, Pol Pot , Tito, Mao, Hoxtha, Milosevic, Nicolae Ceausesco ecc... Verificate voi stessi cliccando sul link che vi porterà alla loro biografia su Wikipedia (guardate la tabella riassuntiva sulla destra sotto la foto).

Non si può neanche non denunciare che la persecuzione ai cristiani era prassi comune nelle dittature comuniste e atee (come è riportato anche su Wikipedia).

Lo dimosta il fatto che nelle peggiori dittature dell'ultimo secolo l'ateismo era la religione di Stato (e lo è ancora nella terribile e disumana Cina, a Laos, in Corea del Nord e in Vietnam).
E' tutto ampiamente dimostrato in questo articolo: nelle dittature comuniste c'era l'ateismo di Stato.


Quel che avvenne nel carcere di Pitesti
Fra il 1949 e il 1952 nel carcere speciale di Pitesti, in Romania, a nord di Bucarest, sono avvenuti dei fatti ben oltre i Gulag sovietici e nazisti. Quel che accadde nel carcere di Pitesti fu l’apice dell’orrore del comunismo, l’orrore del totalitarismo, l'orrore dell'ateismo.

Il regime comunista cercò, al fine di creare l'uomo nuovo, di azzerare l’anima dei prigionieri: intellettuali, borghesi, religiosi e sopratutto studenti universitari. Lo strumento utilizzato erano le torture continue, giorno e notte, senza pausa.

La documentazione è anche raccolta nel libro in uscita in questi mesi: Musica per lupi da Dario Fertilio, giornalista del Corriere della Sera.

Il giornalista racconta a Il Giornale alcune orribili torture:
"pestaggi per mezzo di fruste, cinture, lance; sospensioni al soffitto con pesi da 40 chili per ore e giorni consecutivi; rottura delle dita delle mani e dei piedi; nutrizioni forzate a base di sale con divieto di bere; cozzi procurati delle teste, al modo delle incornate tra cervi; bruciature delle piante dei piedi; percosse alle tibie per mezzo di barre metalliche; costrizione a leccare il contenuto delle latrine; partecipazione obbligatoria a torture collettive, induzione a commettere reciprocamente atti di sodomia; sospensioni al soffitto per le ascelle con zaini sulla schiena carichi di pietre; schiacciamento sotto il peso di corpi, varianti fra il numero di quindici e diciassette; sbattimento di crani contro cemento o pareti delle celle; costrizione a dormire in posizioni fisse; perforazione delle piante dei piedi per mezzo di aghi; posizioni obbligate contro il muro, puntando l’uno o l’altro piede, per la durata di tutta la notte; ordine di produrre masse fecali dove successivamente si depongono gli alimenti; induzione a orinare nelle bocche dei compagni; disposizioni di mangiare direttamente dalle gavette cibo bollente, a quattro zampe e senza ricorrere alle mani; immersioni prolungate delle teste nei buglioli; percosse alle casse toraciche sino alla frattura delle costole, ecc...". (link all'articolo del 16/3/10)

Lo scopo era annientare le anime dei reclusi di Pitesti: la famiglia, i genitori, il proprio passato non solo dovevano essere rinnegati appunto a seguito della tortura che durava giorno e notte, ma si doveva arrivare a un livello per cui si accusavano i propri genitori, i propri figli, la propria moglie delle peggiori nefandezze.


Per i religiosi non era finita qui.
I religiosi inoltre dovevano partecipare alla processione in cui a Gesù e Maria vengono rivolti insulti irripetibili e ricevere l’eucaristia intingendo il pane nell’urina. Così si arriva al paradosso che il torturato stesso cerchi Eugen Turcanu al fine di denunciare il proprio passato, rivelare di aver compiuto o pensato le cose più inimmaginabili. Il tutto in un’atmosfera che sconfina addirittura in un misticismo folle e il blasfemo.

"Fini sempre più solo e al Senato perde i pezzi Menardi lascia il gruppo: ora rischia di sparire"

Roma - La fiducia al governo sul decreto milleproroghe al Senato era scontata visto che gode di una maggioranza piena come sì e visto con la fiducia del 14 dicembre, ma non era fatto scontato lo sfaldamento del gruppo del Fli che sulla fiducia ha votato in ordine sparso nonostante l’indicazione a votare contro del capogruppo Pasquale Viespoli. Hanno votato contro, infatti, oltre a Viespoli anche Mario Baldassarri, Maurizio Saia e Giuseppe Valditara, si è astenuto Francesco Pontone e non hanno partecipato al voto Giuseppe Menardi (che ha dichiarato in suo dissenso in aula), Maria Ida Germontani, Egidio Digilio, Candido De Angelis e Barbara Contini.
L'addio di Menardi "La mia esperienza all’interno di Futuro e libertà al Senato è finita". Lo annuncia il senatore Giuseppe Menardi che da giorni è su posizioni critiche verso Gianfranco Fini e Italo Bocchino e già stamani aveva votato in dissenso dal suo gruppo nella fiducia sul decreto milleproroghe. Il punto è che Fli a Palazzo Madama conta su dieci senatori e se Menardi va via il gruppo si scioglie se non ci sono nuovi arrivi nei prossimi giorni. L’addio anche formale avverrà una volta conclusi gli adempimenti di carattere corrente legati al suo ruolo di segretario amministrativo. Se non interverranno novità, o nuovi ingressi di senatori, i futuristi a Palazzo Madama potrebbero restare senza un gruppo parlamentare. "Io - prosegue Menardi - torno nei confini della maggioranza parlamentare e credo che dovremo trovare qualche collega per dare spazio ad un’anima critica nel centrodestra in modo che sia la terza gamba della maggioranza. Per quanto mi riguarda - sottolinea - non c’è più il gruppo, ne sono uscito. Non c’è bisogno di scriverlo a Viespoli perché gliel’ho già annunciato di persona".
Il contenuto del milleproroghe Le due maggiori novità del maxiemendamento, introdotte con misure aggiunte ex novo al testo uscito dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali, riguardano le banche (un aiuto in vista di Basilea 3, introducendo il soccorso del Fisco) e Parmalat (vengono dichiarate inefficaci eventuali modifiche allo Statuto). Un’altra novità è la modifica della disciplina fiscale dei fondi comuni di investimento. Arriva inoltre qualche modifica rispetto al testo varato dalle commissioni. Poste potrà acquistare partecipazioni nelle banche ma "ai fini di attuazione della Banca del Sud". Confermato invece lo scorporo di Bancoposta. Per le quote latte viene mantenuta la proroga di sei mesi, ma si riducono le risorse (da 30 a 5 milioni) e sparisce la copertura attraverso tagli lineari alla tabella C. Una proroga "utile" per il leghista Vallardi, "scandalosa" per D’Alema, con il Pd che chiede le dimissioni di Galan. L’aiuto ai "furbetti" delle quote latte non piace nemmeno agli agricoltori che tornano a minacciare la piazza. Confermate infine molte delle misure decise nei giorni scorsi: dallo stop alla tagliola per i ricorsi dei precari, alle tasse sul cinema e sulle calamità, dal ritorno della social card all’introduzione del foglio rosa per motorini e mini car. E mentre la Cgil plaude alla norma sui precari ma aspetta per un giudizio definitivo, il Pd attacca su più fronti, dal congelamento "incostituzionale" delle graduatorie al "fallimento" della social card, dai tagli ai fondi per la sla.
I finanziamenti allo spettacolo Buone notizie sul fronte del settore cultura e spetttacolo. Per il Fus ci sono gli annunciati 15 milioni in più (aggiuntivi rispetto agli attuali 258). Risorse che risultano finalizzate alle fondazioni lirico-sinfoniche. La copertura finanziaria di questi 15 milioni si trova nei risparmi alla voce "spesa farmaceutica". Altri 3 milioni ciascuno (extra rispetto ai 15 milioni) vanno alla Scala, all’Arena di Verona e alla Fondazione sinfonica Giuseppe Verdi e fanno capo al capitolo di bilancio del ministero dell’Economia per il 2011. Quanto poi agli incentivi fiscali per il cinema che sono prorogati fino a giungo prossimo, la copertura finanziaria, come noto, è da rinvenirsi nell’incremento di 1 euro del biglietto del cinema che, stando alle stime, farà incassare 120 milioni. Il ministro Bondi rassicura: "E' un primo segnale importante".
PARMALAT Si bloccano di fatto eventuali modifiche allo statuto del gruppo che impedisce di distribuire in dividendi oltre il 50 per cento dell’utile fino al 2020.
AIUTO A BANCHE In vista dei vincoli più stringenti imposti da Basilea 3 si consente agli Istituti, ai fini del calcolo della patrimonializzazione, di trasformare le imposte anticipate iscritte nei bilanci in crediti d’imposta qualora nel bilancio venga rilevata una perdita di esercizio. Previsto anche il rinvio al 2014 dell’obbligo di alienazione delle partecipazioni superiori allo 0,5% del capitale nelle banche popolari.
MUTUI Per chi è in difficoltà arriva il diritto di surroga anche sulle garanzie, senza necessità e formalità aggiuntive, del mutuo oggetto di sospensione cartolarizzato dalla banca.
TASSA TERREMOTO E RIFIUTI La Regione colpita da calamità potrà essere costretta ad alzare le tasse o le addizionali di propria competenza, compresa l’accise sulla benzina "fino ad un massimo di cinque centesimi per litro". In Campania per fronteggiare l’emergenza rifiuti potrà essere incrementata l’addizionale all’accise dell’energia elettrica.
POSTE IN BANCA SUD Poste Italiane potrà acquistare partecipazioni, anche di controllo, nel capitale di banche, ai fini dell’attuazione della Banca del Sud. Previsto lo scorporo di Bancoposta.
STOP TAGLIOLA PRECARI Per tutto quest’anno non si applicherà la norma del collegato sul lavoro che restringe a 60 giorni il termine per l’impugnazione dei licenziamenti.
PRECARI SCUOLA Sono congelate le graduatorie provinciali dei precari della scuola fino al 31 agosto 2012. Ma, allo stesso tempo, si afferma che "sono fatti salvi gli adempimenti" che seguiranno alla bocciatura della Consulta proprio delle graduatorie provinciali.
UN EURO IN PIÙ CINEMA Dal primo luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 il biglietto del cinema costerà un eruo in più, fatta eccezione per le sale delle comunità ecclesiali o religiose.
QUOTE LATTE Gli allevatori, che avrebbero dovuto cominciare a pagare le rate delle multe sulle quote latte il 31 dicembre 2010, avranno sei mesi di tempo in più. Le risorse ammontano a 5 milioni di euro.
CAMBIA TASSAZIONE FONDI INVESTIMENTO Dal primo luglio i fondi comuni di investimento saranno tassati sul realizzato e non più sul maturato.
MEDIACONCILIAZIONE Previsto il rinvio di un anno dell’entrata in vigore dell’obbligo della media-conciliazione per le "liti di condominio e di risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti". Proroga di un anno dell’esenzione del pagamento del contributo unificato per le controversie in materia di lavoro davanti alla Cassazione.
SFRATTI In arrivo la proroga al 31 dicembre 2011 del blocco degli sfratti per le categorie disagiate.
STOP DEMOLIZIONI ABUSI CAMPANIA Saranno sospese le demolizioni delle abitazioni abusive in Campania derivanti da sentenze passate in giudicato fino al 31 dicembre 2011.
ABRUZZO È sospesa la riscossione delle rate non versate in scadenza tra il primo gennaio 2011 e il 31 ottobre 2011. La ripresa della riscossione delle rate non versate sarà disciplinata da un decreto del presidente del consiglio dei ministri. Nella norma c’è anche lo slittamento dei termini degli adempimenti tributari dal gennaio 2011 al dicembre 2011. Viene inoltre istituita la ’giornata della memoria per le vittime del terremotò che ha colpito l’Abruzzo e si precisa che "tale giornata non costituisce festività ai fini lavorativi".
EDITORIA E TV LOCALI In arrivo 30 milioni di euro per il fondo di sostegno all’editoria e 15 milioni di euro per le radio e le Tv locali. Il taglio alle risorse previsto nel testo originario viene solo in parte ridotto. Con i nuovi stanziamenti il fondo a sostegno dell’editoria arriva a 166 miliardi di euro, compresi gli 86 milioni di residui dell’anno scorso.
INCROCI STAMPA-TV È prorogato fino al 31 dicembre 2012 il divieto di incroci tra settore della stampa e settore della televisione. Si cambiano inoltre le norme attualmente in vigore che stabiliscono che chi ha più di una rete televisiva non può comprare un quotidiano e si sostituiscono con un meccanismo che calcola i ricavi del sistema integrato delle comunicazioni o i ricavi del settore delle comunicazioni elettroniche. Per il Pd si apre la strada all’acquisto del Corriere della Sera da parte di Mediaset.
CONSOB Al via la riorganizzazione dei servizi e del personale a partire dal primo luglio. Saltata la parte che prevedeva la "progressiva concentrazione" delle attività a Milano.
MALATI DI SLA Il testo originario prevedeva che dei 400 milioni di euro destinati al 5 per mille, una somma "pari" a 100milioni di euro sarebbe andata alla Sla. Con il maxiemendamento del governo la parola "pari" viene sostituita da "fino" aprendo la strada ad una possibile discrezionalità.
RISORSE A ENTI LIRICI Un aumento di 15 milioni di euro per il fondo unico dello spettacolo (Fus) ma sarà finalizzato solo alle fondazioni liriche. In arrivo anche risorse per l’Arena di Verona, la Scala di Milano e la fondazione orchestra sinfonica e coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi.
SOLDI ALLUVIONATI In arrivo 100 milioni di euro per la Liguria, il Veneto, Campania e i Comuni della provincia di Messina.
CASE FANTASMA Un mese in più per dichiarare le case fantasma. Il termine slitta al 30 aprile.
ACCONTO AI COMUNI In attesa dell’attuazione del federalismo municipale, arriva ai Comuni un acconto Irpef sugli importi comunali incassati.
SOCIAL CARD A ENTI CARITATIVI Il governo affida la social card agli enti caritativi presso i quali si avvierà una sperimentazione di 12 mesi.
FOGLIO ROSA PER MOTORINI E MINICAR Per esercitarsi dopo aver passato la prova teorica e in attesa di misurarsi nella prova pratica.
ASSESSORI ROMA Potranno aumentare fino a 15. La misura vale per tutti i Comuni con più di un milione di abitanti.
FONDO USURA, MAFIA, ESTORSIONE Nasce il fondo unico.
BOT E ASSICURAZIONI Le compagnie di assicurazione potranno iscrivere all’attivo di bilancio, valido ai fini del calcolo di solvibilità, i titoli di Stato emessi garantiti da paesi europei, purché destinati a rimanere "durevolmente" nel patrimonio.
BANDA LARGA Per rifinanziare il Fondo per il passaggio al digitale è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per il 2011, soldi che saranno presi dalle risorse finalizzate ad interventi per la banda larga.
MANIFESTO SELVAGGIO In arrivo una nuova sanatoria per "manifesto selvaggio". Si pagherà una sanzione di mille euro e il pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 maggio 2011.
PROCREAZIONE ASSISTITA I centri per la procreazione medicalmente assistita dovranno inviare i dati richiesti al ministero della Salute che li inoltrerà all’Istituto superiore di Sanità e al Centro nazionale trapianti.
OSPEDALI ITALIANI NEL MONDO In arrivo un contributo di 200mila euro nel 2011.
LA SODDISFAZIONE DI AIFI Aifi esprime forte apprezzamento per la revisione della tassazione dei fondi comuni di investimento, che impatterà, in particolare, anche sui fondi di private equity, introdotta con il Decreto Milleproroghe approvato oggi in prima lettura al Senato. I principali profili della riforma, quali la defiscalizzazione dei fondi, la tassazione a carico dei partecipanti al momento del realizzo dei proventi e la trasparenza fiscale del veicolo a vantaggio degli investitori non residenti, rispecchiano le richieste che Aifi ha portato più volte all’attenzione delle istituzioni in occasione dei diversi tentativi, finora mancati, di introdurre i correttivi. Per i fondi di private equity italiani il regime fiscale in vigore ha creato uno svantaggio competitivo notevole rispetto ai fondi di diritto estero e ha generato problemi all’operatività pratica, in quanto non consente ai gestori di applicare i metodi di valutazione delle partecipazioni allineati a quelli previsti dalla prassi internazionale.
da la Redazione de Il Giornale