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lunedì 22 febbraio 2010

Gli errori della Quarta Crociata - di Antonio Gabriele Fucilone

Com' è noto, dal secolo XI al XIII, ci furono delle azioni militari contro i Turchi, un popolo originario dell'Asia centrale ed islamizzato che dall' XI secolo si insediò in Terra Santa, al posto degli Arabi, e che con barbare uccisioni impedì ai pellegrini cristiani di recarsi lì. Queste spedizioni, chiamate Crociate, furono bandite dai Papi.

Esse furono sette, escludendo  "la Crociata dei pezzenti", voluta da Pietro l' Eremita, e "la Crociata dei bambini". Di queste, porto all'attenzione la Quarta, detta anche "Crociata dei Veneziani". 

Infatti, protagonista assoluta in questa spedizione fu la Repubblica di Venezia. Il 29 novembre 1199 AD, durante un torneo, un gruppo di nobili francesi raccolse l'appello di Papa Innocenzo III, emanato il 15 agosto 1198 AD, dopo tre Crociate fallite.

A capo di questa Crociata venne designato il marchese Bonifacio I di Monferrato. A causa della mancanza di fondi, egli cercò degli alleati e nel 1202 AD, fece un compromesso con la Repubblica di Venezia, retta dal doge Enrico Dandolo. Il novantaseienne Dandolo si mise a capo della spedizione che partì l' 8 novembre del 1202 AD.

Nel frattempo accadde qualcosa di grave nell' Impero Bizantino. Il basileus (imperatore) Isacco II Angelo fu detronizzato, accecato ed imprigionato dal fratello Alessio III. Dopo varie peripezie il figlio d' Isacco, il pincipe Alessio, riuscì a liberarsi e chiese aiuto proprio ai crociati, che nel frattempo avevano conquistato e saccheggiato Zara, 15 novembre 1202 AD. Proprio nella città dalmata avvenne l' incontro tra i crociati e l'ambasciata di Alessio che promise aiuti militari, accordi mercantili favorevoli a Venezia e la riunificazione delle Chiese cattolica ed ortodossa (che dal 1054 AD erano separate) in cambio dell' aiuto crociato per rimettere sul trono suo padre.

Da Zara la spedizione partì ed il 24 giugno 1203 AD raggiunse la capitale bizantina, scacciò l' usurpatore e rimise sul trono Isacco II, che però abdicò in favore di Alessio, che salì al trono con il nome di Alessio IV. Purtroppo, il basileus non fu in grado di mantenere la parola data. Infatti, le casse imperiali erano state svuotate dall' usurpatore ed il Protovestario, Alessio Ducas, aveva fatto una sommossa popolare. Questi (che aveva appoggiato l' usurpazione di Alessio III) fece strangolare Alessio IV che fu anche suo cugino e che già da tempo si fece molti nemici, tra cui il clero. Infatti, Alessio IV dovette tergiversare facendo molti regali ai crociati, per tenerli buoni, e a causa della mancanza di soldi confiscò i candelabri delle chiese.Inoltre, la popolazione ebbe un forte malcontento verso i crociati che erano accampati vicino alla città e che per avere viveri arrivarono a saccheggiare i sobborghi. Isacco II morì, forse debilitato dalla prigionia.

Il nuovo usurpatore, che salì con il nome di Alessio V Murzuflo, ordinò ai crociati di lasciare Costantinopoli e non volle dare quanto promesso dai suoi predecessori. I crociati e i Veneziani risposero occupando militarmente la città, con un accordo firmato nel marzo 1204 AD. Il 9 aprile 1204 AD Alessio V respinse il loro primo attacco.

Il 12 aprile dello stesso anno i crociati ed i Veneziani riuscirono ad entrare nella capitale bizantina, la occuparono e la saccheggiarono.Vennero portati via l' oro e le reliquie dalle chiese, torturati i cittadini (accusati di nascondere le richezze) e nei conventi vennero stuprate le monache. Morirono donne, vecchi e bambini.

In quel caos (durato 14 giorni) il basileus Alessio V fuggì e al suo posto fu eletto Costantino XI Lascaris che morì poco dopo ed il suo successore e fratello Teodoro si ritirò a Nicea, ove istituì un nuovo impero.

Stando all' accordo, a Costantinopoli si scelse un IMPERATORE LATINO, che se fosse stato crociato, avrebbe dato ai Veneziani il Patriarcato di Costantinopoli e viceversa. Fu scelto il doge Enrico Dandolo ma rifiutò e così diventò imperatore Baldovino di Fiandra. Al posto dell' Impero Bizantino, venne creato l' Impero Latino d' Oriente, che di fatto era uno Stato fantoccio assoggettato a Venezia che prese l' isola di Candia, i porti sul Mare di Marmara, varie isole greche, la Morea, Gallipoli (oggi in Turchia), Adrianopoli, tre ottavi di Costantinopoli e parte del bottino.

Nel 1261 AD, grazie all' aiuto dei Genovesi, da Nicea il basileus Michele VIII Paleologo fece una spedizione che lo riportò a Costantinopoli (ove eresse la chiesa di San Salvatore in Chora, poi Kariye Camii e oggi museo) restaurando l' Impero Bizantino; ma il declino di quest' ultimo fu oramai inarrestabile. Sotto il regno del successore Andronico II scoppiò una guerra civile e i Turchi Ottomani iniziarono ad espandersi. Il 29 maggio 1453 AD, capeggiati dal sultano Mehmet II Fatih, essi presero Costantinopoli e posero fine al millenario Impero Bizantino. 

La Quarta Crociata disgustò perfino Papa Innocenzo III (che per i fatti di Zara scomunicò i Veneziani) e peggiorò i rapporti tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. I preti cattolici latini a Costantinopoli venivano insultati dalla popolazione. Ancora oggi nella repubblica monastica di Agion Oros (Monte Athos) vi è un forte rancore verso la Chiesa di Roma, a causa di quanto successe nella Quarta Crociata che era nata come spedizione contro i Turchi ed è diventata una guerra di conquista e saccheggio di città e Stati cristiani. Si dovette aspettare il 1964 AD, quando Papa Paolo VI ed il Patriarca di Costantinopoli Atenagora annullarono le scomuniche che si lanciarono i predecessori Papa Leone IX ed il Patriarca Michele Cerulario nel 1054 AD, ed il 4 maggio 2001 AD, quando Sua Santità e Servo di Dio Giovanni Paolo II si scusò con l' arcivescovo ortodosso di Atene per la Quarta Crociata. Questa Crociata fu quindi un errore che si pagò a caro prezzo nel 1453 AD e che noi cristiani paghiamo ancora, visto che la divisione tra le Chiese ortodossa e cattolica è ancora ben viva. Pertanto vanno ricordati personaggi come l' ultimo basileus Costantino XI Dragazes Paleologo (9 febbraio 1405 AD-29 maggio 1453 AD) che si adoperò a riunificare le Chiese ma che non vide tale opera perché cadde in guerra contro i Turchi a Costantinopoli (secondo la pia tradizione, presso la Porta di San Romano) ed il sultano Mehmet II Fatih, nominò come Patriarca Gennadio II Scolario che (insieme al Mega Dux Loukas Notaras) fu uno dei maggiori antiunionisti. Credo che la vicenda del basileus Costantino XI ci debba insegnare che con l' odio tra uomini di eguali valori non si va da nessuna parte. Il basileus mise da parte il passato e arrivò a dichiarare riunite le Chiese. Per questo ritengo giusto fare conoscere questo personaggio che tra l' altro è anche Santo della Chiesa ortodossa. Personaggi come lui ed il re d' Inghilterra Carlo I Stuart sono di grande dignità. I veri eroi non sono coloro che vincono delle guerre (come i Crociati nel 1204 AD) o una rivoluzione ma sono coloro che cercano di portare avanti un pensiero giusto.

Il basileus Costantino XI è a tutti gli effetti un eroe.

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