giovedì 2 dicembre 2010
Anche Benedetto XVI conferma: la Chiesa nel mondo è in costante crescita.
Come tutti sapranno, è uscito un libro di Peter Seewald che raccoglie una lunga intervista a Benedetto XVI. Si intitola “Luce del mondo” e ha già ricevuto le attenzioni della gran parte dei quotidiani nazionali ed internazionali. Anche Avvenirehttp://www.avvenire.it/Chiesa/intervista+benedetto+XVI_201011220930288500000.htm ovviamente vi dedica un articolo, nel quale oltre ai grandi temi del libro (sessualità su tutti) si parla della Chiesa nel mondo e del suo costante aumento. Seewald ricorda a Joseph Ratzinger che “Mai prima d’ora la Chiesa Cattolica ha avuto tanti fedeli, mai un’estensione simile, letteralmente fino ai confini della terra”. Il Santo Padre, anche se non ama parlare dei numeri della Chiesa, risponde: «Sono statistiche che certo hanno la loro importanza. Mostrano quanto la Chiesa sia vasta, quanto ampia sia in realtà questa comunità che abbraccia razze e popoli, continenti, culture e persone di ogni genere. Ma il potere del Papa non è in questi numeri». Infatti citando sant’Agostino, spiega che: «molti che sembrano stare dentro, sono fuori; e molti che sembrano stare fuori, sono dentro». Più avanti l’intervistatore presenta un piccolo bilancio: “Stando all’Annuario Pontificio, nel solo 2009 Lei ha eretto nove nuove diocesi, una prefettura apostolica, due sedi metropolitane e tre vicariati apostolici. Il numero dei cattolici è quindi aumentato ulteriormente di diciassette milioni di unità, quanto gli abitanti della Grecia e della Svizzera messi insieme. Nelle quasi tremila diocesi, ha nominato 169 nuovi vescovi”. E Benedetto XVI risponde: «Innanzitutto devo dire che tutto quello che Lei ha elencato è segno di quanto sia viva la Chiesa. Osservandola soltanto dal punto di vista dell’Europa, sembrerebbe in declino. Ma è solo una parte dell’insieme. In altri luoghi della terra, la Chiesa cresce ed è viva, è molto dinamica. Negli ultimi anni, il numero dei nuovi sacerdoti è aumentato in tutto il mondo, e anche il numero dei seminaristi. Nel continente europeo, sperimentiamo soltanto un determinato aspetto e non anche la grande dinamica del risveglio che in altre parti esiste veramente e che incontro continuamente nei miei viaggi e tramite le visite dei vescovi».
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