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sabato 8 maggio 2010

Asino d’oro 2009 Odifreddi!

Asino d’oro 2009 – COMUNICATO FINALE: il vincitore è…http://andreamacco.wordpress.com/2010/04/09/asino-doro-2009-comunicato-finale-il-vincitore-e/

Trascorso un mese abbondante da quando terminò la votazione per l’attribuzione dell’Asino d’oro 2009 (QUI il lancio, QUI i risultati del voto popolare), dopo aver avuto tre gustosi intermezzi in merito all’Asino ignoto, alla Penitenza che toccherà al vincitore, e ad una raffigurazione pittorica del suo status («toro infuriato»), ecco finalmente il comunicato stampa finale.  
 Ricevo e pubblico senza ulteriormente tergiversare. Il mio parere e quello dei lettori che vogliano esprimersi, nei Commenti.  
Andrea Macco
  
   

Comunicato finale

 La Commissione, costituita da 15 membri, in riunione telematica, stabilisce i seguenti criteri per arrivare a una valutazione il più possibilmente obiettiva tra le gravità degli errori commessi dai candidati: 
1)      rilevanza scientifica dell’argomento trattato; 
2)      gravità concettuale degli errori commessi; 
3)      conseguenze culturali della divulgazione degli errori. 
Tenendo conto della documentazione relativa ai candidati, delle dichiarazioni scritte e firmate, di tre professori universitari con numerosi lavori in genetica, relative a La formula dell’evoluzione di Piergiorgio Odifreddi (Le Scienze, febbraio 2009, pag. 486) e del commento di un fisico universitario, evoluzionista, noto per conferenze e seminari sull’evoluzionismo in ambito universitario, considerati i numerosi interventi significativi, sul blog L’universo in clessidra, comparsi sin dall’immediata contestazione del su menzionato articolo (Affaritaliani, La fintascienza di Odifreddi, 23 marzo 2009), tenuto conto della sfida pubblica lanciata dallo stesso Odifreddi e letti molto attentamente i suoi interventi, unici scritti in difesa del suo articolo, la Commissione, all’unanimità, nomina   

PIERGIORGIO  ODIFREDDI

 Asino d’oro 2009

       Nell’allegato n° 1,  sono  riportati  i commenti  dei  tre professori universitari,  specialisti in  genetica e del conferenziere sull’evoluzionismo. 
      Seguirà, a giorni, insieme alla pubblicazione della foto-simbolo, l’elenco delle punizioni inflitte al vincitore, la cui scelta è stata affidata a Marco Cipollini e Paolo Diodati. 
Sempre all’unanimità, la Commissione esprime un

 RIMPROVERO SOLENNE

per

 il direttore de Le Scienze, Marco Cattaneo,

recidivo nella totale mancanza di controllo dei contenuti degli articoli e autore di un editoriale sull’intreccio quantistico (Le Scienze, 489, maggio 2009), preso in considerazione per la sua nomina ad Asino d’oro 2009.
       Per la Commissione,
 (Marco Cipollini, letterato) 
                                                                                                                                                                      
 (Paolo Diodati, fisico) 
Riunione telematica:  Perugia, 6 marzo 2010

Allegato 1 – Contributi

1° commento (conferenziere universitario sull’evoluzionismo, noto alla Commissione, ma che ha preferito restare anonimo in questo comunicato):
«La formula dell’evoluzione, non solo non esiste, ma se mai dovesse esistere in futuro, sarebbe così complicata e lunga da essere praticamente inservibile.»
2° commento (Giorgio Paolo Morpurgo, professore ordinario di Genetica dei microrganismi, Università di Perugia):
«Come formula dell’evoluzione ci propone la formula di H-W, che è la formula più antievolutiva che esista. L’evoluzione può essere spiegata solo attraverso le eccezioni alla suddetta formula (e questo Odifreddi lo dice) ma nessuno formula spiega le eccezioni. Per la verità migliaia di equazioni sono state scritte sulle eccezioni, peccato che siano spesso in contrasto l’una con l’altra. Di fatto le equazioni dell’evoluzione non esistono e tuttavia l’evoluzione rimane, è il cardine della Biologia.»
3° commento (Fabio Veronesi, professore ordinario di Biotecnologie genetiche, Università di Perugia):
«Questo principio (preferisco chiamarlo così la formula riportata da Odifreddi) fa comprendere la base della genetica di popolazione, ma non è la formula dell’evoluzione. Quanto riportato da H-W e da altri dopo di loro (Sewall Wright per citarne uno) è alla base della prima sintesi, quella di Fisher, ma non della seconda, quella di Dobzhansky, non dando spiegazioni circa l’origine della biodiversità. Mi sembra che queste considerazioni corrispondano a quanto fatto notare dal secondo “referee”. »
4° commento (Gianluigi Cardinali, professore associato di Microbiologia, Università di Perugia):
a. «Odifreddi confonde chiaramente una regola basilare delle popolazioni sessuali con l’evoluzione che è ben altro. D’altra parte è lui stesso a chiarire il principio per cui la legge Hardy Weinberg funziona, fra l’altro, in assenza di mutazione e selezione e in assenza di deriva genetica, ovvero dei motori della speciazione simpatrica, allopatica e, quindi, ovviamente dell’evoluzione. Di conseguenza, attribuire alla legge HW la pretesa capacità di spiegare l’evoluzione è contraddittoria in termini e mostra un ben diverso atteggiamento dalla nitida modestia di Hardy.»
b. «L’evoluzione come sistema complesso o è interpretabile in maniera unitaria o entra nell’empirismo pluralista che vorrebbe tante modalità quanti sono i gruppi biologici. Il fatto che la stragrande maggioranza della diversità biologica sia rappresentata da specie che mostrano pochissima o nessuna forma sessuale (batteri, microrganismi eucarioti, molte forme di animali soprattutto “inferiori”, diverse piante) indica come una legge basata sulla sessualità non può in alcun modo dare alcuna spiegazione universale dell’evoluzione.»

2 commenti:

  1. Sigh, questo è un grande momento per la scienza. Forse la smetteranno di lasciargli dire castronerie a go-go :)

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